Mi è capitato spesso, ultimamente, di sentire criticare la razionalità.
Frasi come: "Pensi troppo, ti preoccupi troppo, io agisco d'istinto, di pancia, senza pensare, lasciarsi andare alle emozioni" e via discorrendo, credo le abbiamo dette e sentite più o meno tutti.
E così, come mio solito, da perfido calcolatore razionale quale sono, mi sono messo a riflettere... Un evento della mia vita mi pone di fronte ad una scelta, all'improvviso: come agisco? D'istinto, oppure rifletto?
Nel mio caso, direi decisamente la seconda: rifletto, ci penso, poi ci ripenso... troppi troppi pensieri e alla fine magari non combino nulla. Quindi la razionalità è negativa? No, secondo me dipende dal risultato.
Immaginate questa scena.
Un gruppo di amici organizza una cena. Stabiliscono posto, ora e altri dettagli.
Il giorno e all'ora concordati (anzi, magari pure un po' in anticipo) alcuni dei partecipanti si presentano al luogo concordato e prendono posto: quindi cominciano ad aspettare gli altri. Aspettare... che barba aspettare, aspettare... da fastidio a tutti.
L'ora dell'appuntamento arriva: ma degli amici ancora nessuna traccia. Cominciano i malumori.
"Sono sempre i soliti! Se sei in ritardo almeno avvisa! Ho fame! Mi rompe di stare qui ad aspettare i comodi degli altri!" e via discorrendo.
Infine, diciamo dopo una mezz'ora o più di ritardo, ecco finalmente giungere i ritardatari. E' questo il momento in cui la storia può prendere due strade.
1) L'aggressione
Alcuni amici, giustamente risentiti per il ritardo e per il mancato avviso, affrontano i ritardatari a muso duro. "Non si fa così, ci avete mancato di rispetto, non siamo mica i vostri zerbini..." ecc ecc. Reazione d'istinto, diciamo. Certamente giusta, se si vuole ragionare su chi ha ragione, tuttavia dal risultato pessimo. Ovvero, una serata passata col malumore, con musi lunghi, o peggio ancora, con finta allegria. L'imbarazzo di chi ha assistito alla "punizione"... serata rovinata insomma. Colpa di chi è arrivato in ritardo certo, ma forse anche nell'eccesso di "istinto" di chi ha reagito.
Infatti nella seconda opzione
2) Chissenefrega
Quando i ritardatari arrivano, i brontolii cessano, chi è più infastidito conta fino a 10, poi sorride: chi ha aspettato abbraccia i nuovi arrivati, si ride, si scherza. In due minuti nessuno si ricorda più del ritardo, del nervosismo. Si beve, si mangia, si festeggia, si ride. Avendo pensato quei 10 secondi in più, avendo scelto di lasciar correre, la serata è stata splendida e chi si era innervosito si sente pure un po' stupido, per essersela presa per così poco.
Allora reagire razionalmente è meglio che reagire d'istinto? Dipende. Mi viene in mente quest'altra scena.
1) Due persone si incontrano in metropolitana (treno, mercato, dove vi pare): si scambiano uno sguardo e nel giro di mezz'ora sono a letto insieme.
2) Le stesse due persone si incontrano nello stesso posto: si scambiano uno sguardo, ma poi vengono assaliti dalla paura, dall'imbarazzo, da troppi pensieri. E tirano ognuno per la propria strada, soffocando il desiderio e rimuginando su "cosa sarebbe stato se..."
Certamente la prima reazione è istintiva: non pone pensieri, ma porta ad un risultato splendido.
La seconda reazione, invece, più razionale, ha il pessimo risultato di farci sentire piccoli e indesiderati.
Allora, è meglio essere razionali o irrazionali?
Direi che dipende dal risultato... Bisogna pensare sì, ma quel tanto che basta per capire dove ci porterà la reazione che stiamo per avere, la scelta che stiamo per fare. Un po' di pensiero non guasta, prima di lasciarsi andare. Un po' di follia e d'istinto, non guastano in nessun pensiero.
Siete più razionali o più istintivi? Qualunque sia la risposta, se incontrate qualcuno in metropolitana... beh, pensate quel tanto che basta a farvi prendere le giuste precauzioni, poi... lasciatevi andare...
Bisogna essere entrambi.
RispondiEliminaPerò se parliamo di occasioni, tenderei a far valere l'istinto, che ogni lasciata è persa, anche se ci saranno altre occasioni saranno sempre 100-1 e invece potevano essere 101.
Per altre cose ci penso il giusto.
Beh sì, è il caso della metropolitana :)
RispondiEliminaOgni lasciata è persa se sono cose positive, ma ogni lasciata è guadagnata se sono cose negative, come l'arrabbiatura inutile che magari rovina un rapporto.
L'importante è il risultato ;)
L'errore è comunque (che sei razionale o istintivo) pensare al "cosa sarebbe successo se" (e fidatevi che si faccia parte di una fazione o dell'altra la domanda rimane sempre).
RispondiEliminaPerchè non possiamo comunque sapere come sarebbe finita se avessimo preso l'altra scelta, alle volte ci si scorda che anche non agire è una scelta.
Scambio di sguardi -> ci finisco a letto -> non lo vedo più -> (pazienza o che cosa ho sbagliato?)
Scambio di sguardi -> ci finisco a letto -> è un pazzo e mi uccide
Scambio di sguardi -> tiriamo dritti -> (pazienza o cosa ho sbagliato?)
Scambio di sguardi -> tiriamo dritti -> non ci finisco a letto -> non vengo ammazzato.
Insomma il problema che si sia razionali o istintitivi è che non si possono prevedere tutti i possibili scenari .... la variabile umana è puro caos, qualsiasi scelta si prenda l'importante è non rimpiangere mai di averla fatta (magari a volta basta ammettere di avere sbagliato e riderci su)
Snow (davide)