E così, anche questo 2013 sta volgendo al termine.
Torno con la mente ad un anno fa... il 20 dicembre 2012: doveva finire il mondo allora... ('N tu culu i Maya)
A volte penso che forse il mondo è finito davvero quel giorno e io non me ne sono accorto: altrimenti non so come spiegarlo, come dare un senso all'accelerazione che la mia vita ha preso in soli 12 mesi.
Lo dico qui ed ora, chiamando gli spiriti a testimoni, che non posso esitare nel dire che di tutti gli anni della mia vita, questo è stato senza il minimo dubbio il più spettacolare!!
Ne ho scritte e raccontate... di cotte e di crude, su questo blog: e non ho raccontato tutto. La politica, ad esempio, ho cercato di tenerla fuori...
Ricordo, come pochi giorni prima del 20 dicembre 2012, una sensitiva di mia conoscenza mi spiegò questo semplice esercizio: "La fine del ciclo Maya, non ha niente a che vedere con la fine del mondo. E' solo la fine di un ciclo. Nei prossimi mesi, un vento di energia avvolgerà la Terra, per portarla attraverso il portale: uscirà dal vecchio ciclo ed entrerà nel nuovo. Ti sentirai spesso confuso, disperato, perduto... Allora, quando ti capiterà, immaginati come un marinaio sulla tua barca: il cielo è mutato, le stelle sono diverse, non ti sai orientare... Ma il vento soffia, soffia forte: allora immagina di alzare le vele e senti dentro di te che questo vento di energia che gonfia le tue vele è buono e che, se lo segui, ti porterà nella giusta direzione."
O insomma, più o meno: forse l'ho colorata un po', ma il senso è quello. E cavolo... ma vuoi vedere che quella pazza furiosa forse ci ha preso davvero? E' proprio così che ho vissuto questo anno: trascinato da un vento che non posso contrastare, ma di cui mi posso solo fidare.
E ho avuto paura, sì: altroché se l'ho avuta. E ho sofferto, ho sofferto in ogni fibra del mio corpo come non pensavo di poter soffirire... Ho anche gioito e goduto, ho amato e perduto. Ho ferito e umiliato e a mia volta lo sono stato.
Che anno... che anno!! Scrissi un post a marzo, 1/3 di 2013. Avevo ragione... oh sì. Che strano rileggere oggi quelle parole...
E ora, dopo 12 mesi in cui la mia vita è stata rivoltata come un calzino e tutto quanto è sottosopra... ho una sensazione stranissima.
E' come se il tempo avesse improvvisamente deciso di... riempirsi. Ogni istante è denso, consistente: non è più come aria o come sabbia, i cui fini granelli scivolano tra le dita. Scorre sì, ma come un lento scivolare, come fosse crema pasticcera, che viene versata da un unvisibile cuoco nei miei giorni... Ha sapore, colore, consistenza.
Chiudo gli occhi e sento il lento ruotare degli astri... Respiro e sento che non sto solo respirando: improvvisamente sono consapevole dell'ossigeno che si irradia in ogni cellula.
Intendiamoci, la mia vita non è rallentata: è accelerata in continuazione, come un'auto senza freni giù da una discesa. I giorni sono come fotogrammi di un film impazzito!! Schizzano via che è un piacere!! Eppure... è lenta: mi avvolge... mi accarezza... mi culla. E' crema che scende, lenta, ricca, morbida...
In questo primo anniversario della fine del mondo, in questi 12 mesi di attraversamento... sono assolutamente certo di una cosa.