Oggi mi sono alzato pensando a me stesso, alla mia vita, al mio passato e al mio presente. E mi sono accorto di una cosa strana: una sensazione mi ha accompagnato sempre, fin da che ho ricordo.
Ho perso qualcosa...
Ripensando alla mia vita, alle mie scelte, mi rendo improvvisamente conto che la mia vita è stata una perenne ricerca. La ricerca di qualcosa... ma cosa? Nelle notti stellate alzo lo sguardo e scruto le profondità del cielo. Quando c'è brezza, chiudo gli occhi e ascolto la voce del vento. Se nevica, osservo i fiocchi posarsi sul mio palmo aperto e fondersi al contatto della pelle calda.
Perché? Fin da piccolissimo, ho sempre avuto la convinzione di essere nel posto sbagliato. Come se il mio spirito fosse costretto a vivere in un luogo che non era il suo. Confinato, prigioniero.
Ancora oggi accade, che mi svegli nella notte, confuso, e non sappia dove sono: un barlume di sogno rimane in me, una sensazione, come di aver capito cosa manca, come aver percepito quel qualcosa che ho perso e ho cercato tutta la vita... ma è una sensazione fuggevole e presto scompare, sostituita dalla necessità di vivere.
Mi alzo, lavoro, viaggio, mangio, respiro... per un po'. Finché il mio sguardo e il mio cuore sono di nuovo attirati lontano. Alla ricerca di quel qualcosa che manca, che ricordo nei sogni più profondi e dimentico con l'arrivo del mattino...
-------------Storia Indu ------------------------------
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti non saranno più pubblicati