Ogni tanto me lo chiedo... cosa ci faccio io qui?
Mi è capitato in questi giorni, di avere a che fare con un certo numero di persone che hanno suscitato in me una grande ammirazione.
Persone con un'energia che sembra infinita, un'intelligenza straordinaria e soprattutto voglia, una voglia di fare e realizzare immensa, quasi abbagliante.
Mille progetti, mille idee, il fare, il realizzare che io tanto cerco e non trovo. Mi sento davvero umile di fronte a queste persone, che senza blog, senza fanfare, senza tanti giri mentali, semplicemente si sono rimboccate le maniche e hanno fatto. Magari sbagliando e poi cambiando strada, magari inciampando. E hanno sempre continuato, con tutto l'impegno e la volontà, senza mai arrendersi. Con tenacia si sono rialzati, hanno curato le loro ferite e hanno proseguito imperterriti sulla strada che si erano prefissi. Senza gridare contro Dio per le loro sfortune, hanno imposto la loro volontà ai colpi avversi della sorte. Senza mai pensare alla fatica, hanno lavorato fino a consumarsi, determinati a raggiungere il proprio scopo.
Così, com'è nella mia natura, mi sono interrogato. E io?
Ho realizzato alcune cose nella mia vita, ma nessuna mi ha dato vera felicità. Soddisfazione sì, tanta, per aver raggiunto obiettivi difficili: sacrifici sì, ma mai davvero "miei"...
Ho sempre un po' piegato le mie ambizioni a ciò che magari gli altri si aspettavano da me?
Ho voluto raggiungere certe cose solo per dimostrare agli altri di sapercela fare? Per essere ammirato?
Se è stato così è andata male: ognuno ha i propri fatti a cui pensare e di certo non si sono messi ad adorare me per i miei piccoli successi, così come io non ho adorato gli altri per i loro piccoli e grandi successi...
E allora? Quali sono davvero le sfide che dovrei cercare? Qual'è il mio scopo in questa vita? Che cosa ci faccio io qui?
A volte ho bisogno di pensare che un qualche Dio mi abbia messo al mondo per uno scopo: un qualcosa che io dovrei realizzare nella mia vita. Ma se è così, qual'è questo scopo? Perché Dio non me lo rivela chiaramente?
E se invece non fosse così? Magari non vi è alcuno scopo nella vita. Nasciamo con certe capacità, certe opportunità... e noi possiamo farne quello che vogliamo.
Forse è così: nessuno scopo, nessun obiettivo. Scegliere.
Scegliere... scegliere... ecco la vera libertà. La libertà più grande che solo l'essere umano ha tra tutti gli animali. Autodeterminarsi. Scegliere cosa fare con ciò che la vita ci ha dato. Combattere e lavorare fino ad esaurirsi per creare qualcosa, distruggere, amare, odiare, oppure non fare assolutamente nulla...
Fa paura questa libertà... fa paura perché non pone alcuna intelligenza superiore alla nostra guida. Siamo noi responsabili, siamo noi a decidere, siamo noi a creare il nostro mondo. Secondo le nostre scelte.
Scelte... scelte... Siamo noi a decidere cosa è bene o cosa è male, noi a decidere quale strada seguire.
Noi abbiamo il potere.
Abbiamo in mano una nave e dobbiamo scegliere la rotta. Possiamo decidere di andare contro vento e contro corrente, oppure lasciarci andare alla deriva o seguire altre navi...
Abbiamo la responsabilità delle nostre scelte, ma ne abbiamo anche i meriti.
Scegliere. Questa è la nostra condanna. Scegliere. Questo è il nostro potere.
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