lunedì 21 gennaio 2013

Granelli di sabbia

Sabbia... sabbia fine che mi scivola tra le dita...
 
Sono alcuni giorni che questa immagine mi insegue. La vita è sabbia, sabbia fine e bianca che mi scorre tra le dita...
 
Riflettevo sulle cose che ho, che mi sono successe, che ho imparato... e ho capito due cose fondamentale di me: la prima è che io amo ogni cosa. Amo tutto della vita, amo tutti coloro che ne fanno parte, amo gli avvenimenti, le esperienze, le cose che ho imparato e quelle ancora da imparare. La seconda cosa che ho scoperto di me stesso, è che non so scegliere...
 
Bianco o nero? Tutti e due. Responsabile o folle? Entrambi? Mare, montagna, pianura, barca, scalate, sci, astronomia, cucina o meccanica? Tutti li voglio... Esco con questo amico o quest'altro? Meglio rapper o punk bestia? Donna sensuale, docile e coccolosa o maschiaccio con capelli corti e tatuaggi?
 
Eccolo lì, il punto debole del Joker... il mio nervo scoperto, il mio tallone d'Achille... Il grande e unico dilemma che può tormentare ciò che sono. Io voglio tutto, io voglio ogni cosa, io voglio essere ovunque, fare tutto, avere tutto... e tutti. Un Joker (o jolly) che può essere ogni cosa, prendere il posto di ogni altra carta...
 
E' come se ogni persona, ogni istante, ogni esperienza, sia sabbia... Io vogli prenderla tutta, tenerla tutta con me. Ogni singolo granello è prezioso. E' la mia sabbia, è la mia vita... non ne voglio perdere nemmeno un granello.
 
Ma la vita scivola... è fine... I granelli scivolano tra le mie dita, non riesco a trattenerli tutti... E' sabbia bianca, fine, morbida... è la mia vita che scorre tra le mie dita e io non la posso fermare.
 
E alla fine tutto ciò che riempie il mio cuore si sbriciola e scivola via... come in una grande clessidra...
 
E' la cosa che più mi fa male... La vita scorre e le cose che ne fanno parte vanno perse...
E' così triste invecchiare, è così triste lasciarsi alle spalle la vita... La vita è così bella, ci sono così tante cose da fare, così tante persone da conoscere...
   
E se di dieci, cento, mille cose, una vita consente di farne solo tre, o quattro... come scegliere? Come posso dire: "Questo, piuttosto che quest'altro". Si sceglie certo, si sceglie per forza... ma tutto ciò che non si è scelto resta lì, rimpianto, domanda eterna "come sarebbe stato se"...
   
Lo so, è la vita: l'asprezza della scelta è ciò che da importanza alle cose, è ciò che ci fa scoprire chi siamo, cos'è davvero importante, ciò che ci rende unici... e poi? Dopo queste scelte, scelte a volte dettate dal caso, da dove siamo nati, da cosa ci è stato insegnato... cosa resta dopo? Cosa rimarrà tra cento anni delle nostre scelte così difficili, delle cose a cui abbiamo rinunciato a favore di quelle che abbiamo tenuto e che comunque dopo un periodo di tempo abbiamo perso comunque? Che valore hanno davvero quelle scelte, se comunque la nostra vita è destinata a concludersi e tutto ciò che siamo stati a sparire?
 
Sì, il Joker ha paura della morte. Il Joker ha paura del tempo che scorre... Non della fine in sé, ma del disfacimento, della sabbia che scorre, di quel granello che prima era nella mia mano brillante e poi è scivolato via, diventando un ricordo... E' così... alla fine ogni cosa diventa un ricordo e ciò che rimarrà sarà una pace tranquilla, abitata da un mare di ricordi. Un deserto sconfinato di sabbia, la sabbia che mi è scivolata via tra le dita...



15 commenti:

  1. E se questo è quello che ti succede alla vigilia dei 30.... possa Dio avere pietà delle nostre anime quando ne avrai 40

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  2. Il tuo sentire è comune a molti...questa volta MIO CARO JOKER questo tuo pensiero è poco da joker ma molto umano, un joker sa che non vi è nulla da scegliere ma tutto da vivere. sa che la vita è tutta una rappresentazione e sa che non finisce qua...sa che trattenere è inutile e stupido che non c'è passato e futuro ma solo un lungo presente perchè un Joker non subisce il tempo, il tempo è solo una creazione umana...Ma in realtà tu quanto io siamo solo Joker a metà, perchè in fondo a noi stessi la verità la conosciamo e la nostra metà umana a volte ci blocca, siamo semtre affamati e assetati, di nuovo,di passioni,di vita...io ad esempio vorrei vivere ovunque assaporare ogni luogo,quando le persone mi chiedono cosa preferisco non so mai cosa rispondere, io non preferisco nulla perchè amo tutto e tutto vorrei provare.Se togli l''obbligo di sscegliere perchè io credo che nulla vi è da scegliere ma tutto è da vivere,vedrai che tutte queste sensazioni svaniranno, e poi perchè scegliere?...meglio rapper o punk bestia? Donna sensuale, docile e coccolosa o maschiaccio con capelli corti e tatuaggi? Esco con questo amico o quest'altro?...non vi è nulla da scegliere ma solo tutto da accogliere,tutto ciò che ti viene incontro.
    Anch'io penso che la vita è bella e ho tante cosa da fare e da vivere, ma questo pensiero mi sfiora appena, perchè comprendo che sto guardando troppo in là e mi sto perdendo troppo di adesso.
    Un abbraccio...

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  3. Ciao Carolina,
    Eh sì, anche io ho un lato umano. Anzi, molti lati umani :)
    Io affogo nell'umanità, sono un fanatico dell'umanità...

    Il dramma è proprio questo: non sono mai sazio...
    Ne voglio ancora, fino ad andare in overdose!

    E' così, sono un drogato di vita e al momento di scrivere quelle parole ero in crisi d'astinenza :)

    "...non vi è nulla da scegliere ma solo tutto da accogliere,tutto ciò che ti viene incontro."

    Perché la gente si droga, quando può leggere cose come questa?

    Grazie!
    Un abbraccio a te!

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  4. Perchè non leggono e non voglio credere.
    Grazier a te

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  5. Come siamo diversi io e te. Io vivo la vita "allontanando" cose e persone. Amo così tanto la mia "inerte" solitudine. Mi affaccio alle esperienze perché amo. Amo l'amore, il sesso. Perché in essi cerco la quiete.

    Cerco la pace per quietare i terremoti del mio spirito. Vedo la morte come l'ultima esperienza, quella che spero mi toglierà l'ansia del vivere.

    Siamo quasi all'opposto, non trovi?

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  6. Nel sesso e nell'amore... cerchi la quiete?? @_@

    In questo temo che sì, siamo proprio diversi :)

    Eppure, credo che i "terremoti" di cui parli, ti avvicinino molto a quanto dico...

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    1. E' strano, ma è vero. Io nell'amore cerco la serenità, la tranquillità, il confronto protetto, cerco la spensieratezza.
      La mia sessualità è molto vivace e a volte estrema ma è tale con chi mi ama o con persone a cui voglio molto bene.
      E' sempre tutto molto "controllato" nella mia vita, perché i terremoti sono dentro di me e non voglio niente di esterno che agiti di più le acque.

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    2. Mmm... mi piace, in tre paragrafi ti sei contraddetta almeno quattro volte :)
      Quanto mi piace...
      E una musica che conosco...

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    3. Che contraddizioni vedi? Io nessuna...

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    4. Beh, frase 1: confronto protetto, Frase 2: sessualità estrema.
      Frase 3: hai terremoti dentro, ma sempre tutto molto controllato.
      Cerchi la spensieratezza, ma niente che agiti le acque :)

      Può bastare ;)

      Non è una critica, io lo faccio sempre, è stimolante!

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    5. Non sono contraddizioni. La contraddizione sarebbe se io cercassi "confronto protetto" ma nella realtà lo cerco con chiunque e in qualsiasi situazione.
      Sessualità estrema, vivadio... non c'è nemmeno da discutere.
      Avere dei terremoti dentro non significa non avere il controllo di sé! Quando non avevo il controllo di me ne ero BEN consapevole.

      La spensieratezza deve necessariamente agitare le acque? Secondo me no... perché se le agita non sono più spensierata.

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    6. Mi gira la testa @_@

      Ok... errore mio, vado ad inginocchiarmi sui ceci, ma prima stringo di un paio di tacche il cilicio :)))

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    7. Hihihi... quanti ricordi!!!

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  7. Scusa Sea, ma cercando solo nell'amore non pensi di limitare il il tuo raggio d'azione e renderti cosi dipendente a qualcosa di esterno da te?

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