Bistrattati, maltrattati, sottopagati, derisi, temuti ed odiati.
Pignoli, saccenti, arroganti.
Siamo proprio noi, i dottori in ingegneria.
Vi prego, non chiamateci ingegneri: non siamo iscritti all'albo tramite l'inutile-costoso-castoso-schifoso esame di stato, quindi non possiamo fregiarci di tale ditolo.
Siamo quella sottoclasse di persone che si sono spaccati la testa su formule, calcoli: gli smanettoni dei computer, gli appassionati di videogiochi-cellulari-cosineconmonitorluminosiingenere. Siamo quelli che creano quei fastidiosi giochini sui vostri smartphone, che inventiamo l'elettronica dei vostri tv al plasma... ma soprattutto... siamo quelli che in genere chiamate quando andate nei casini con i vostri adorati cuccioletti elettronici.
Proprio come il veterinario per gli animali, il dott. ing. è considerato il tutto fare dei pc.
- "Ho questo problema col pc."
- "Ehmbé?"
- "Ma come? Non sei ingegnere informatico?"
- "Ehmbé?"
- "Ma come? Non sei ingegnere informatico?"
E qui casca l'asino: la risposta giusta sarebbe "No! Quindi tirati il cazzo."
e invece, siccome siamo dott. ing. e fondamentalmente siamo di indole buona, di solito rispondiamo qualcosa tipo.
- "Potrebbe essere questo, potrebbe essere quello, dai, passo a dare un'occhiata."
Che poi non è che ne sappiamo più di chi ha il problema: semplicemente abbiamo più pazienza. La sciocca pazienza di capire come funzionano le cose, la stupida volontà di esplorare cose che non conosciamo, l'immonda capacità di saper fare errori pur di imparare.
Dico che siamo di indole buona: lo siamo perché nonostante il mondo di fatto vada avanti grazie a noi, siamo spesso tacciati di insensibilità-noiosaggine-testardaggine-mente limitata (questa è proprio una puttanata stellare), sì ah, voi ingegneri (dott. ing. prego) siete tutti quadrati, vedete le cose solo in un modo, quando avete una cosa in testa bla bla bla... bene, quando avrai il pc a puttane e mi chiamerai disperato ti manderò un vaffanculo molto rotondo)
E invece no... forse perché la soddisfazione di sbattere in faccia all'amico (forse un filoso o un laureato in scienze della comunicazione o scienze politiche) è maggiore del piacere che si avrebbe a vederlo affannarsi contro la teconologia ribelle.
Non è grazie ai filosofi che posso scrivere questo mio blog. E' grazie ai tecnici. Non è grazie ai poeti che posso avere una vita facile grazie a motori, pannelli fotovoltaici, cacciaviti, acquedotti... E' grazie ai tecnici. Se vado dal dentista e invece di darmi una botta in testa, ficcarmi una tronchese in bocca e strapparmi un dente, mi fanno anestesia e mi trattano con trapani ultraveloci e ultrasottili, non è grazie agli oratori delle piazze, ma ai topi di laboratorio.
E' vero, abbiamo creato anche armi... ma non le usiamo. Non siamo responsabili, così come non lo siamo se internet viene usato dai pedofili. Non ci fossero le bombe e i caccia, le persone si sgozzerebbero e strangolerebbero con le mani... E se non ci fosse internet, i pedofili di certo non sarebbero meno crudeli...
Noi fabbrichiamo strumenti straordinari, abbiamo nel cuore l'avanzamento della condizione umana grazie alla tecnologia: poi l'uso che si fa di questi strumenti... ahinoi, non è nelle nostre mani.
E allora, quando attraverso il vostro pc, tablet, smart, quello che è... leggerete queste righe, pensate a chi ha messo mente e cuore, per permettervi di leggere queste sciocche parole. Quando telefonerete o messaggerete il vostro amore della vita, quando girerete la chiave nel cruscotto e la vostra auto andrà in moto, quando cucinerete nella vostra cucina 18 fornelli-4 lavelli-3 lavastoviglie alimentata da pannelli solari e gas prodotto da bio masse; quando il vostro amico dott. ing. accorre a casa vostra per sistemarvi quella cosa che proprio non vuole funzionare... siate riconoscenti e lanciateci un biscotto. In fondo, cosa sarebbe il mondo senza i dott. ing.?