lunedì 25 marzo 2013

Alla ricerca del tesoro nascosto - IV - La nebbia della solitudine

Arrivò all'improvviso...
  
Ero partito baldanzoso, speranzoso, avevo lasciato alle mie spalle il mio villaggio del passato. La nebbia si era alzata, nascondendomi alla vista le montagne che conoscevo.
  
Seguivo il sentiero di fronte a me, seguivo il mio desiderio di casa. La nebbia si infittì, tanto che a malapena distinguevo il sentiero. I miei passi e il mio respiro risuonavano nel silenzio ovattato di quel plasma bianco.
  
Presi la bussola, la mia fedele piccola guida: mi dettava la strada e io, fiducioso, la seguivo. La nebbia avvolse ogni cosa, il sentiero, le foglie, l'universo intero... Un piatto e bianco mondo senza fine, completamente vuoto.
  
Fu allora che arrivò, all'improvviso, come spesso arrivano improvvise le forti emozioni.
La solitudine mi piombò addosso... come una valanga.
  
Avevo avuto coraggio, avevo avuto la forza di abbandonare il mio passato... ma adesso? Ero solo... Solo, come mai nella mia vita... Il vuoto totale era tutto attorno a me e non c'era strada, non c'era via, non c'era guida... Disperso nel nulla cosmico.
  
Ad un tratto vidi delle ombre nella nebbia, come una sensazione di voci: allora corsi, corsi affannosamente in quella direzione! Ma no, eccole là, dall'altra parte! No, nemmeno lì, sono laggiù!
  
- "Ehiiii!" Gridai. "Sono qui!! Qualcuno mi sente?!!" Ancora ombre, ancora voci, ancora inutili corse affannose.
  
- "Perché nessuno mi vede??!"
Era come se tempo e spazio fossero uno scherzo: laddove un attimo prima c'era un'ombra, una voce, quando io arrivavo non c'era più nessuno e quelle si erano spostate un po' più in là. Le rincorsi, le rincorsi, le rincorsi ancora. Mi sentivo tanto solo... avevo bisogno di quelle voci, di quelle ombre.
Infine inciampai e caddi lungo disteso... la nebbia mi avvolse come un abbraccio e non mi feci male, ma iniziai a piangere, disperato. Sentivo ancora una voce, ma questa volta non veniva da qualche parte intorno a me, ma dentro di me. Era un surrurro lontano, ma poi crebbe, crebbe, fino a diventare un urlo assordante.
  
- "Ehiiii! Mi senti??!" Gridò la voce quasi stordendomi. La voce nella mia testa, me l'ero quasi scordata.
- "Ti sento!" Risposi. "Smettila di urlare!"
- "Sono ore che urlo per farmi sentire! Quando mi escludi, non ti sopporto!"
- "Giuro che fino ad ora non ti avevo sentito..."
- "Lo credo bene! Si può sapere che stai facendo?!"
- "Sento delle voci, c'è qualcuno..."
- "Dove? Doveeee?! Sono sole ombre, razza di cretino! Passi la tua vita ad inseguire le ombre, invece di seguire la tua strada. Lo fai perché ti senti solo e sperduto, hai bisogno di qualcuno che ti rassicuri, che ti dica che va tutto bene, ma me lo spieghi a che serve? Le ombre sono solo illusioni, sono le tue voci interiori che cercano di rassicurarti che va bene così, che tutto si aggiusta. Beh, apri gli occhi!! Non va tutto bene e non tutto si aggiusta! Renditene conto una buona volta!"
- "Lo so... lo so cosa credi?"
- "Lo sai? Lo sai davvero? Eppure sei qui ad inseguire delle illusioni! E la tua strada? La tua ricerca? Ascoltami bene adesso! Sei solo, renditene conto! Sei solo perché hai perduto te stesso! Tu insegui le ombre che speri possano salvarti: non importava chi siano quelle ombre, basta avere qualcosa, avere qualcuno, avere chiunque che possa riempire la tua nebbia di solitudine... ma non è così che funziona! Nessuna ombra, per quante ne insegui, ti farà stare meglio!"
- "E allora? Allora... cosa devo fare? E' insopportabile questo vuoto... mi fa impazzire..."
- "E' così doloroso perché lo rifiuti. Questo vuoto è parte di te, questo vuoto sei te. Smetti di cercare di tenerlo fuori...Non supererai mai la nebbia della solitudine, se non impari ad accettare la solitudine. La solitudine è la tua voce interiore, sono io che cerco di farmi sentire. Sei affamato, affannato, come un disperato alla ricerca dell'aria, come un drogato alla ricerca della dose... Ed è la tua dose quotidiana di ombre che ti porterà alla felicità?! Lasciati andare a questo dolore che senti, lasciati travolgere da esso, piangi, urla... ma accettalo.
Finché sentirai di aver bisogno delle ombre... inseguirai solo quelle e non seguirai la tua strada. E ti sentirai sempre solo, perché ti affannerai dietro ad ombre e voci e non sentirai me, non sentirai te stesso e chi perde sé stesso si sente sempre solo, chiunque abbia vicino. Accetta questa solitudine che senti, amala addirittura, perché è il più potente strumento che hai per cercare dentro te stesso e trovare te stesso. E, se segui la tua strada, se smetti di correre dietro alle ombre, se scopri davvero chi sei... allora la solitudine non esisterà più."
  
Io voglio inseguire le ombre... pensai dentro di me. E' facile inseguire le ombre... accettare la solitudine, come si può accettare la solitudine. Era attorno a me, quella solitudine, era quella nebbia che mi impediva di vedere la strada. Era nella mia testa, la nebbia, popolata di ombre e voci gentili, cariche di promesse di protezione e rassicurazione.... Ombre... illusioni. Io solo ero padrone della mia vita.
Respirai... smisi di cercare di respingere il dolore, il vuoto. Smisi di respingere le mie sensazioni... "Esse sono me, io sono queste emozioni. Io amo queste emozioni, esse non ostacolano la mia via, mi accompagnano su di essa, alla ricerca di me stesso, del mio vero io..."
  
Avete mai provato ad immergervi nell'acqua fredda? Non buttandovi di colpo, così è facile. Immergendovi, piano piano, un centimetro alla volta. Metti i piedi nell'acqua gelida e vorresti fuggire, i brividi assalgono il tuo corpo. Invece avanzi... irrigidisci i muscoli, stai teso fino a sentire male. Ecco, se in quel momento rilassi i tuoi muscoli, ti lasci trafiggere dal freddo senza resistenza... Se avanzi, immergendoti ancora, il busto, le spalle, il collo, la testa... e non opponi resistenza, allora provi quella sensazione: accettazione. Improvvisamente, il freddo che respingevi con tanta forza fa parte di te, non fa più paura... Allora riemergi, ma riemergi diverso: non senti più freddo, l'aria esterna ti accoglie tiepida, amorevole.
  
Se qualcuno di voi ha mai provato una cosa simile, allora può capire come mi sentii in quel momento. Mi immersi nella mia solitudine... mi lasciai penetrare da essa. Smisi di irrigidirmi... accettazione.
  
Quando aprii gli occhi e riemersi, la nebbia era sparita: un sole tiepido e accogliente, scaldava un bosco che non conoscevo. La bussola indicava senza esitazione il sentiero davanti a me.
  
Le ombre c'erano ancora: facevano frusciare le foglie e raccontavano di facili gioie e riposo e protezione... ma non le ascoltai più. La strada verso il mio tesoro nascosto, verso il me stesso perduto era là. Fu così, che ripresi il mio cammino...
  
to be continued



10 commenti:

  1. Esattamente ciò di cui avevo bisogno in questo momento. Grazie Joker.

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  2. Diciamo che la solitudine viene a braccetto con me ogni giorno: ho imparato ad odiarla ma anche ad amarla!
    Nel primo caso è sentire di aver tanto da dare e da comunicare ma non trovare sempre i mezzi giusti per farlo...per cui diventa disperazione quasi nel voler a tutti i costi ottenere qualcosa (o tutto) e subito costi quel che costi..risultato...insoddisfazione!
    Nel secondo caso è aspettare pazientemente che la quotidianità si dipani pian piano davanti hai miei occhi e dopo aver attentamente osservato fare la mia mossa..risultato..soddisfazione, accettazione del mio modo di essere impulsivo (anche troppo), amorevolezza verso tutto e tutti quelli che mi circondano!
    Ho smarrito la bussola tante volte, ma penso che il nostro obiettivo finale se è davvero importante lo raggiungiamo...magari nella nebbia la strada si fa più complicata, il passo rallenta, il cuore batte all'impazzata perchè non ritrova la via. Ma noi siamo comunque lì e questi momenti sono fondamentali perchè ci danno la forza di andare avanti, di dire devo farcela perchè stare così non mi piace per niente e di svelarci al mondo dopo aver vissuto nella confusione(talvolta rassicurante)della nebbia.
    La nebbia confonde e nasconde il nostro vero io che in quella maremma fitta grida e scalpita nonostante abbia paura di superare quella condizione: siamo fatti per superare i momenti critici e se abbiam la forza per alzarci ogni santo giorno e tuffarci in una giornata lavorativa che magari non ci lascia niente e ci appesantisce ancora di più, perchè non trovare un momento per dire "un attimo io sono importante e oggi mi voglio dedicare un po' di attenzione"!!
    Secondo me sarebbe la vera chiave per risolvere le tensioni più importanti che poi sono anche quelle che ci condizionano l'esistenza!
    Un abbraccio a tutti e "non lasciamoci rubare i nostri sogni dal tempo che corre corre corre inarrestabile facendoci credere importante tutto tranne che noi stessi"!

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    1. Che dire?
      Decisamente una bellissima osservazione a cui non si può aggiungere nulla :)
      Grazie
      Un abbraccio!

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Posso dire che il commento batte il post? Spero di non rischiare il rogo :-)
    Un commento che condivido totalmente.

    Per quanto riguarda il post joker, ho pensato un po' su a cosa avrei voluto scriverti, ma in realtà non avevo nulla da commentare, di questo tuo racconto a puntate mi sento solo testimone.testimine di una rinascita :-)
    Ciao

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    1. Strega! Strega! Ah! Da un po' non lo dicevo! :)

      Non volessi commenti, discussioni, obiezioni... avrei scritto un libro.
      Se ad un mio post si innesca una discussione, una riflessione, un dibattito... se vengo "superato" per me non è una sconfitta, ma anzi, la più grande vittoria che posso ottenere.

      Quindi grazie a tutti!

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    2. Fiuuuu! scampato pericolo :-)abbraccio

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  5. Bè grazie mille a tutti...l'argomento mi ha visto protagonista e mi ha particolarmente ispirata!
    Un abbraccio a tutti e soprattutto a Joker che grazie alla maestria della sua penna mi permette di comunicare con tutti voi!
    Sarebbe bello incontrarsi tutti dal vivo una volta!;-))

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    1. :-)prego :-) anonimo,forse sarebbe "bello incontrarsi" ma non a Natale né a Pasqua, nè il primo maggio,a ogni santi sono libera :-) mi lasciano circolare fino all'alba.
      Oppure in alternativa il 6 gennaio, ho un persmesso particolare perché è il compleanno.
      ma si scherziamo un po' :-)
      Un abbraccio :-)

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