giovedì 26 settembre 2013

Ho perso la fede

No, non è un discorso religioso.
 
E' il mio lato rancoroso, istintivo, primordiale a gridare oggi...
Quel lato con i denti scoperti, l'occhio incazzoso, ringhiante e sempre arrabbiato. Quello che prova paura, che vive di sensazione e se ne fotte di tutte le rassicurazioni, di tutti i "va tutto bene", "passerà", "ma di cosa hai paura?". Ma che cazzo ne so!
   
Sono assalito dai dubbi... Mi sveglio nel cuore della notte in preda all'angoscia: la tachicardia a mille. Mi sveglio e ho paura. Non so bene di cosa... ma ho paura, di ammalarmi di nuovo. Ho paura di fallire, anche se non so bene cosa; ho paura di cadere e non sapermi più rialzare. Ho paura che tutto si disfi tra le mie mani, senza che io possa farci nulla. Ho paura di soffrire... e non so se ho la forza di sopportarlo ancora.
  
Se fossi credente... direi che ho perso la fede. Fede in Dio, fiducia nella vita, quell'incrollabile sensazione che tutto andrà bene.
  
Ho paura che il mio cuore ceda... A volte lo sento martellare fino nelle orecchie e mi spavento, col risultato di sentirlo battere ancora pià forte.
  
Ho bisogno di uno stop... di mollare tutto quanto per un po'...
   
La mia salute mi perseguita da tutta la vita: polmoni, stomaco, ossatura e muscolatura. L'unico a non avermi mai tradito è stato il cuore. Adesso ho davvero paura...
  
Mi serve uno stop, fare qualche esame... la visita medica sportiva sarebbe l'ideale. Chiamerò l'IRV e la prenoterò...
  
Quello che mi manca davvero però è la motivazione: così tante battaglie... così tante sfide, vinte, perse, pareggiate... E? Ancora non sento di aver varcato quella soglia...
  
Ho il nervoso addosso: mi incazzo, tratto male la gente... E non so nemmeno il motivo...
O meglio, penso che avere questa paura attaccata addosso mi faccia diventare aggressivo...
   
Scrissi tempo fa della ricerca di Dio, le porte chiuse... Mi sento ancora così: cerco Dio e lui non mi risponde. O forse sono io che non so cercare, che ho chiuso le mie porte... Mi serve una direzione, mi serve sapere che c'è un perché, un per come, uno scopo: che tutta questa angoscia serve a qualcosa, a qualche disegno superiore.
   
Altrimenti, che senso ha? Quella fiducia che ho sempre cercato di mantenere, quell'ottimismo... per cosa?
 
Il mio malessere è fisico, ma anche spirituale: chiamo. Mi sono perso. Cerco risposte, cerco una strada, cerco un riparo... Il buio mi fa paura...



14 commenti:

  1. Vorrei dirti non avere paura,ma serabbe troppo facile...
    Un abbraccio

    La paura è solo una forma della mente, generalmente io gli parlo e lei si cheta.
    Questa notte alle 4.30 è tornata per dirmi qualcosa,gli ho detto di non rompere,di smetterla di prendermi per il culo, lei mi ha anche detto-sai cosa devi fare, e ti incapponisci a non volerlo fare- gli ho risposto -cazzoè vero, ma mi manca il coraggio, lo start up,la quiete- prima di richiudere gli occhi, gli ho solo detto di mollare la presa,che ho capito, ma se lei resta non c'è quiete...è andata via.
    Non so se questa cosa è comprensiblile a qualcuno, ho impegato anni a sapere ascoltare e a imparare a parlare con il mio io, ho ceduto tante di quelle volte, ho fallito tante volte e un pochino anche oggi, ma alla fine ha funzionato.
    Per questo sono certa che arriverà anche per te il giorno che saprai domare quel che senti,se non ti arrendi.

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    1. Non sono certo di volerlo domare, forse lo voglio scatenare... chi lo sa?
      Ho bisogno di chiarezza, con questa confusione dentro, non riesco a fare nulla...

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  2. Il buio fa paura ma è là che ci troviamo a combattere ogni giorno se sappiamo ascoltare noi stessi!!Che fare?Bo sinceramente in questo periodo sono molto poco affidabile e allora mi rifugio nei bei ricordi, in quello che mi fa stare bene e sto affrontando ogni giorno cavalcaldo quello che mi passa per la testa...energie quasi esaurite così facendo!!Ma che posso fare?Intanto ho affrontato con il sorriso in viso pure un esame che mi faceva paurissima...nella mia mente un ricordo bellissimo e avanti tutta!!
    Ci si affatica tanto, ma ora non riesco a farne a meno!!
    Un abbraccio e prova magari a pensare a qualcosa che ti rende fekice in quei momenti e grida ad alta voce"bastaaaa"!!!
    Adhara

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    1. Da un po' di tempo mi viene davvero impossibile non ascoltare me stesso... se non lo faccio, quello mi prende per il collo e mi scuote finché non gli do retta. Sa essere molto convincente...

      E' il fisico che non mi regge... devo rimettermi un po' in forma...

      Bastaaaaaa! :)

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  3. Ti capisco Joker, non sai quanto. È un secolo che sto cercando di cambiare, di prendermi più cura di me, di essere meno incazzosa e prendermela meno. Adesso voglio provare a fare un gioco. Far finta che vada tutto bene e cercare di essere contenta sempre e comunque. Non sono sicura dei risultati ma ci provo. un abbraccio!

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    1. Ecco, quando ci riesci mandami la ricetta :)
      Un abbraccio a te!

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  4. Mi associo anch'io a te e LiLLy, e le chiedo "Se trovi la ricetta inviala anche a me". Ti capisco, sai perché? Perché non trovo degli stimoli, tutto mi passa inerme, e se dentro ho una tempesta parlare con qualcuno mi sembra inutile, nessuno mi capisce, o meglio mi vuole capire. Ogni giorno devo lottare con persone con cui passo la maggior parte del tempo, sono uno studente, parlo della mia classe. Ogni giorno vedi venirti qualcuno contro, se dici qualcosa o fai una semplice osservazione quasi ti mandano a quel paese. Fisicamente stiamo bene, almeno spero. è dentro che tutta terra bruciata e non ci sono medicine. Tutto questo per dirti che in fondo non sei / siamo soli. Viviamo le stesse condizioni, ognuno a modo suo. Per la ricerca di Dio, beh io non l'ho mai messo in dubbio la sua esistenza, quello che spesso traballa è la fede, nella chiesa come istituzione, vado in chiesa ma non critico tutto passivamente anzi, metto in dubbio molte cose, e nelle ore di religione quasi mi mordo la lingua per non iniziare una discussione con il prof. (prete, tra l'altro) e con tutti i ferventi cattolici. Non lo faccio per vigliaccheria è solo che metterei in discussione tutto quindi le cose più stupide e banali evito di fare discussioni interminabili perché se parto nessuno mi ferma facilmente. Devo sfogare e le parole sono i miei pugni. Cosa che ho fatto anche ora.
    A presto

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    1. A differenza di te, io la fede nella chiesa come istituzione l'ho persa del tutto da un pezzo...
      Ma mi viene un'altra domanda: "nelle ore di religione quasi mi mordo la lingua per non iniziare una discussione con il prof. (prete, tra l'altro)". Deduco da ciò che vai ancora a scuola, che quindi sei molto giovane. Un po' mi spiace: una persona così giovane e già così introspettiva, non deve avere vita facile :)

      Grazie per le belle parole e per essere passato.

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    2. Pirandello disse " conoscersi è morire" ed io aggiungo " preferisco morire per conoscermi che morire senza essermi mai conosciuto.
      Ho quindici anni, all'anagrafe. A presto

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    3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    4. Ho eliminato il secondo commento che era identico al primo.

      Sei giovane Francesco... 15 anni all'anagrafe, ma molti di più dentro. Mi ricorda qualcuno... di 15 anni fa...

      Goditi la leggerezza della tua età, non voler essere troppo profondo e introspettivo: avrai tutto il tempo per esserlo.
      E' anche quello un modo per conoscersi, in fondo ;)

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    5. Vorrei provarci ma quasi non non ci riesco, forse nessun me lo ha insegnato. Sento addosso un peso che non è il mio, non riesco a liberarmene.

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    6. Non c'è modo di liberarsi di quel peso (almeno, io non ci sono mai riuscito, se ce la fai, mandami "la ricetta" anche tu :)

      Ho imparato a conviverci, ho imparato a rimanere in superficie: ogni tanto bisogna smettere di rotolare il proprio macigno, sedercisi sopra e prendere fiato. Magari guardare anche un po' il mondo da lassù, il ché da una visione diversa.

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    7. Ogni nuovo punto di vista crea una nuova prospettiva, una nuova realtà

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