martedì 29 novembre 2011

Pensiero

Agli amici che mi sono sopravvissuti, a coloro che mi hanno incrociato sulla strada, a chi ha condiviso con me anche un solo momento speciale... ognuno di voi si è preso un po' del mio cuore, un po' della mia anima, un po' della mia vita.

Lentamente mi consumo, velocemente mi consumo, come una candela accesa da una fiamma troppo forte: perché ogni sguardo e parola, ogni pensiero ed emozione che voi mi avete dato, ha alimentato un po' di questa fiamma, facendomi vivere più intensamente, e consumandomi più velocemente.
 

La vita è questo: un continuo consumare e consumarsi, un continuo piangere e ridere, ballare e crollare, ammalarsi e guarire, correre e barcollare, verso una destinazione ignota, verso una speranza, un'illusione, un amore o un ideale.
 
Immensamente insieme, immensamente soli, è questo il nostro destino: ci accompagnamo, forse per un tratto, ma poi le nostre strade si separano sempre.

La soglia del grande mistero del domani, la attraversiamo sempre soli: nei nostri sogni, nei nostri tormenti, non abbiamo altro che il grande vuoto che portiamo nel cuore, in cui la nostra voce riecheggerà senza sosta, fino a quando non smetterà di battere...
 
Terribile, meravigliosa vita: che ti da tutto e ti toglie tutto, eppure non ti lascia senza nulla.
Ricordi e nostalgia, speranze e voglie, rimorsi e rimpianti...
 
Non smetterò mai di interrogarmi sullo scopo di questo fenomenale tormento; non smetterò mai di chiedermi se ci sia uno scopo...
 
E scivola così un altro giorno: incertezze e paure, desideri e ambizioni. Sete di libertà e paura del dolore: e odio e amore..
 
 

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