giovedì 1 agosto 2013

Il segreto della felicità

Chiudo gli occhi e scendo nel mio luogo magico interiore.
Passeggio nei sentieri oscuri della mia mente, non so dove mi condurrà, solo l'istinto mi guida.
Colgo un lucchio, in lontananza e lo seguo: mi chiama, lo sento. D'improvviso, davanti a me, compare un lago.
 
Una luce splende nell'acqua: affascinante, seducente, me ne sento attratto. Un qualche oggetto luminoso e bellissimo è là, da qualche parte sul fondo.

- "Quella è la felicità." Disse una voce. "Vai! E' tua! Prendila!"
Desiderai con tutto me stesso di raggiungere "la felicità", così mi tuffai a capofitto nel lago.
E nuotai e nuotai, in direzione di quell'oggetto luminoso: pensavo di averlo raggiunto, quando... diamine, si era spostato appena un po' più in là. Nuotai e nuotai, ma quello si spostò ancora... mi mancò l'aria e dovetti riemergere. Eccolo là, dispettosa e sfuggente, la mia felicità: lucente e seducente sul fondo del lago, ma sempre un po' più in là di dove sono io...

Ah, non mi arrendo di certo: mi alleno, mi preparo, imparo a nuotare meglio e più veloce.
Mi rituffo, nuoto, veloce e in profondità: "Stavolta non mi scapperà!" Penso.
E invece... eccola là, vicina a me, di fronte a me, mi invita, mi chiama... ma è sempre fuori dalla mia portata.

Provo... e riprovo... e provo ancora. L'oggetto luminoso è sempre troppo veloce.
- "Non merito la felicità..." E' l'ovvia osservazione a cui giungo.

Mi siedo sul bordo del lago e piango, con la testa tra le mani.
- "Perché?" Mi chiedo. "Perché la felicità è così vicina, mi invita, mi chiama... ma poi sfugge? E' questo il gioco di un Dio crudele?"

E una lacrima cadde dal mio viso... e molte altre ne seguirono. Piansi, piansi e piansi: piansi così tanto che si formò una piccola pozzetta d'acqua ai miei piedi.

Quando ebbi finito le lacrime (ma non per questo ero meno triste), mi asciugai gli occhi e osservai la pozzetta d'acqua che le mie lacrime avevano formato ai miei piedi. E quale fu la mia sorpresa, nel vedere una luce dentro di essa. La felicità! La felicità si era sposata dal lago dentro le mie lacrime!!

Affondai le mani nella pozzetta... ma le ritirai vuote: riprovai, ma ancora niente. Eppure la luce era lì, che danzava assieme all'acqua smossa dalle mie mani maldestre! Perché non riuscivo ad afferrarla?

Fu allora che capii... compresi ogni cosa e tutto attorno a me si illuminò.
La luce che vedevo nel lago, nella pozza di lacrime, non era un'illusione.

Era... un riflesso... il riflesso della luce che proveniva da me!!
Eccola qui la luce! Dentro di me! Certamente non potevo catturare il riflesso nel lago, né quello nelle lacrime. Inseguivo un riflesso di qualcosa che è dentro di me!

Eccola qui la felicità! Dentro di me!

Torno... percorrendo al contrario i sentieri oscuri della mia mente. Non ho niente di più di quello che avevo quando sono entrato. Eppure ho molto di più: ho consapevolezza. Spesso ho inseguito mille riflessi e riflessioni, convinto che fossero la felicità e non mi rendevo conto che sono io la felicità, sono io essere di luce che illumina il mondo!

Ho capito due cose in questo mio viaggio:
1 - la felicità non è qualcosa da raggiungere o inseguire, ma solo da scoprire
2 - per scoprire la felicità dentro di noi, beh, sì, qualche volta bisogna piangere molto...



22 commenti:

  1. ..era più carina con la luna ma diciamo che mi accontento lo stesso (per una volta dai!:-))!
    Forse non esiste quella assoluta altrimenti sarebbe irriconoscibile visto che conosci la felicità perché hai sperimentato l'infelicità. ..due facce stessa medaglia!
    Oh se non altro piangere rende gli occhi più belli ( magra consolazione) , gli occhi sono lo specchio dell'anima...mha mi sono persa..ho troppo sonno per ste robe stasera!:-)
    Buoni sogni a tutti e felice vita!!
    Adha

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  2. Ah Joker, io se inizio a piangere entro in certi circoli viziosi che poi per uscirne poi devo fare i salti mortali!

    È dentro di noi, è vero. Sono arrivata a capirlo con la mente, ma per sentirmelo proprio addosso credo che mi ci vorrà ancora tempo...

    Un abbraccio

    A presto

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    1. Io se inizio a piangere, vengo sopraffatto dalla paura. Paura che sia troppa, paura che mi uccida.

      Ho provato tali emozioni nei giorni scorsi, emozioni negative, terribili, di una potenza tale che pensavo di andare in pezzi...

      Ma chi mi ha "guidato", mi ha detto di non fuggire, di non reprimere, di non trattenere, di viverla tutta, ad ogni costo... è quella la strada per capire la felicità.

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  3. Ciao Joker... Che paradosso la vita, cercare di raggiungere qualcosa che non si può raggiungere... Perché è già qui!
    Un abbraccio!

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    1. Ciao Camilla,

      un paradosso per la mente, ma non per il cuore ;)

      Un abbraccio a te

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  4. Buongiorno Joker, solo buongiorno.
    In questo momento non voglio entrare in merito alla felicità:-)
    Condivido i tuoi due punti.

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    1. Vivere un momento di dolore è la cosa più difficile. Non riesci ad ascoltarlo, vuoi solo che finisca il prima possibile: se qualcuno ti dice "immergiti in esso" ti senti impazzire...

      E quando lo fai, è come entrare volontariamente in un lago ghiacciato. Mille aghi ti trafiggono e vuoi solo urlare... e qualcosa in te muore...

      Dicono che al di là di questa morte c'è la rinascita... dicono...

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  5. La felicità la comprendiamo e la apprezziamo quando capiamo che non riusciremmo mai a raggiungerla e ogni volta che arriveremmo vicino a quella luce, non riusciremmo a toccarla nè a conoscerla meglio.

    Esistono però anche le lacrime di felicità :)

    Jan

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    1. Ho capito che la felicità non si può "toccare", se ci provi cadi in disperazione.

      La felicità si può solo emanare...

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    2. Eh sì, Joker, nessun dubbio :)

      @Elle, ci conosciamo?

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  6. Tornato oggi dalle ferie! Ciao a tutti! :)

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  7. Buongiorno :-) ben tornato :_), le vacanze io lo appena iniziato, sono relativamente vacanze,ma almeno ho tutto il giorno a disposizione.
    Andate bene le vacanze?

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    1. Presto scriverò a riguardo: anche le mie sono state "relativamente vacanze". Sono fisicamente e psicologicamente a pezzi... spero proprio ne sia valsa la pena

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  8. Ciao..
    Casomai farai dei passi indietro, ritrovandoti in questo anno,facendo un viaggio di ritorno al passato ...beh che dirti...mi trovi qui.

    Ricordi?Io viaggio...proseguo,mi fermo...riparto...e spesso torno indietro..

    Un caro saluto a te joker, a Carolina e naturalmente a Jan...ci siamo un po' rivisti tutto ...la felicità tanto per incastrare un pezzo di un grande puzzle che va lentamente a completare un qualcosa che non è ancora definibile ...
    Un abbraccio Joker....

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    1. Fu un anno molto particolare... terribile per certi versi. Io torno spesso indietro, spesso rivivo il passato.
      Mi ritrovo nelle parole che scrissi allora. Oggi sono ancora più vere

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  9. Perché....dimmi perché? Perché tutto questo Joker....Carolina...Jan..perché??

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  10. Cosa mi turba?
    La tua risposta del 6 aprile 2017...prima di essere "misterioso anonimo"...

    Mi turba questa forma di coincidenza con Jan... con Carolina..con joker

    Ciao joker

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    1. Beh dai, è tra "virgolette".
      Ma non penso di aver capito da cosa sei turbata

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