martedì 12 novembre 2013

La dea Fortuna

Gli antichi ne fecero addirittura una divinità!
La Fortuna, aiutante degli audaci, capricciosa e soprattutto cieca...
    
"La Fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo!" E' stato il mio grido di battaglia per molti anni. Una sorta di Legge di Joker, simile a quella di Murphy.
      
Osservo, come sempre: una brutta malattia... che porta a perdersi in bicchieri d'acqua, porta a filosofeggiare, a creare teorie psicologiche e psicoterapeutiche, semplicemente per non ammere dei propri limiti...
   
Fatto sta che sono qui, a seguito di una bruciante sconfitta a scacchi, avvenuta in modo davvero assurdo.
     
Ecco la situazione dopo un certo numero di mosse: io sono il Bianco, il Computer è il Nero. Finora la partita è stata equilibrata, ma ecco che scatta la "Fortuna"?
     
    
Pensando di essere furbo, sposto la torre accanto al Re, minacciando così la Regina Nera.
     
     
E qui, chi di scacchi capisce qualcosa (non io evidentemente) mi direbbe subito, "bravo pirla!"
Il mio avversario elettronico, non ci pensa due volte e sposta il cavallo in C2.
   
      
Il Cavallo Nero mette sotto scacco il mio Re, quindi sono obbligato a spostarlo: a destra e sinistra sono bloccato dalle mie stesse Torri. In avanti non posso andare, perché la Torre Nera me lo impedisce... Fulminacci! E' Scacco Matto.
     
E' un ampio preambolo, lo so, e chi non mastica di scacchi mi perdoni. Il succo del discorso è, "Mi sono messo nel sacco da solo."
    
Diceva Sun Tzu, nell'Arte della Guerra: "L'abile generale muove l'armata nemica come se fosse ai suoi ordini."
    
Magari state pensando... e che c'entra la Fortuna? Ecco, nella partita appena descritta, il Nero riceve un colpo di Fortuna: l'errore clamoroso del Bianco (io) gli regala la vittoria su un piatto d'argento, vittoria altrimenti tutt'altro che certa.
     
Il Bianco è stato sfortunato? Era "destino"?
    
- "Nooo! Che sfiga!" è stata la prima cosa che ho pensato. Ma è stata "sfiga"?
A volte chiamo sfiga ciò che va oltre le mie capacità: Fortuna, Sfortuna... esistono, certo, esiste il caso, esiste l'incertezza. Il loro potere è però inversamente proporzionale alla mia preparazione: più "conosco me stesso", come direbbe Sun Tzu e più "conosco il mio nemico", più saranno alte le probabilità di vittoria.
   
Non è la certezza della vittoria, si badi bene: la vittoria è sempre incerta. La sfiga che ci vede benissimo è sempre in agguato. Tuttavia, l'ho troppo spesso usata come scusa, per giustificare i miei fallimenti e le mie sconfitte. Chiamare l'incapacità sfiga, mi da una comoda illusione, su cui mi posso adagiare per non migliorare me stesso: ma è una bugia. In questa partita ho perso per la mia incapacità di avere la "visione d'insieme": nel gioco come nella vita, ho guardato in piccolo, ho guardato solo alla prossima mossa, senza riuscire a vedere che mi stavo impiccando da solo. Il Nero è stato certamente fortunato, nel vedersi aprire quella possibilità così inaspettata: è stato capace di sfruttarla e quella... non è Fortuna, è abilità.
   
Insisto con gli scacchi... chissà che riuscendo a oltrepassare questo mio limite, anche nella vita non mi si aprano nuove porte.
  
  

12 commenti:

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  2. Ogni strada per aprire porte nuove è buona,o quasi :-)

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  3. Personalmente (e lo sottolineo) trovo un vizio nella forma: voler prevedere sempre tutto che siano mosse, parole, emozioni si rischia di fare una gran confusione e di scartare deliberatamente ciò che tanto andiamo cercando.
    C'è un esercizio facile (se si è disposti, come al solito in tutte le cose): proviamo a recepire tutto ciò che arriva senza imporvi una nostra visione, lasciamoci guidare dall'istinto e rispondiamo (se lo riteniamo opportuno) solo quando ciò che sta arrivando ha compiuto il suo giro!
    Es. "Come va?"...lo so che me lo chiede perché vuole sapere i cazzi miei, ma io furbo non gliela darò vinta!
    In realtà X:"Come va?"
    W:"tutto bene, solo che ho capito che sto sempre qui a pensare di star male in questo mondo e desidererei di più"
    X: "Cavoli, davvero?Sai la questione ci logora un po' tutti però se posso dire la mia io ho provato a dire oggi voglio fare così senza ma e senza se e solo domani mi chiederò come sarò stato, se mi è piaciuto, se lo voglio rifare; ti dirò ma sai che funziona?Se non altro sono più tranquillo e non mi viene l'ansia da prestazione se tutto ciò che avevo calcolato a priori mi si sfascia davanti agli occhi!La sfiga con me ha vita molto corta perché appena si presenta uso la ragione per incastrarla e volgere l'attenzione altrove e....comunque vada mi diverto come un matto e uso le energie (che prima esaurivo con il controllo a priori) per cambiare solo al momento giusto ciò che non mi va a genio!Ti dirò ma sai che emozione ogni volta lasciarsi toccare dagli eventi, dalle parole, da un soffio di vento e mettersi il cappello a posto perché sta per cadere e non toglierlo perché si è visto che c'è vento e potrebbe cadere!
    Sai che bello scompisciarsi dalle risate perché una volta il mio cappello è finito su una donna tutta imbellettata che per poco non mi prende a mazzate con l'ombrello?!Oh intanto, mi ha detto che è una brava musicista e io andrò a sentirla....non tutto il mal viene per nuocere".
    Adhara

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    1. Meno male che il vizio era nella forma e non nella sostanza, sennò chissà che sarrebbe successo...
      Mi gira la testa... @_@
      La domanda sorge spontanea... Che film hai visto? :)

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  4. Sai Joker che per una strana magia che si chiama VITA forma e sostanza possono coincidere e convivere armoniosamente? I greci lo chiamavano "kalos kai agatos"(peccato non poterlo scrivere in greco..o almeno virtualmente non ne sono capace..lascio a te ste robe tecnofurbe) e significa bello fuori e dentro..se la forma del corpo è perfetta lo sarà anche la sostanza dell'anima!!
    Non a caso hanno inventato i Giochi Olimpici presso Olimpia in cui si confrontavano i migliori atleti greci, perfino le guerre venivano sospese in quei cinque giorni!
    Nessun film...:-)
    "Ma il coraggio è anche questo.La consapevolezza che l'insuccesso fosse comunque il frutto di un tentativo. Che talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai".
    Giorgio Faletti
    ...Adhara

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    1. Tutto giusto, molto bello... ma continuo a non capire il nesso con la fortuna e la sfortuna di cui parla il mio post.

      Ho come l'impressione che stai parlando per i fatti tuoi: niente di male in questo, usa pure il mio spazio per farlo, se vuoi possiamo pure parlare di Diogene di Sinope che viveva nella botte, dell'oracolo di Delphy e del mito della caverna di Socrate. Adoro i classici greci :)

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  5. "Non è la certezza della vittoria, si badi bene: la vittoria è sempre incerta. La sfiga che ci vede benissimo è sempre in agguato. Tuttavia, l'ho troppo spesso usata come scusa, per giustificare i miei fallimenti e le mie sconfitte. Chiamare l'incapacità sfiga, mi da una comoda illusione, su cui mi posso adagiare per non migliorare me stesso: ma è una bugia."
    Era un modo più ampio di vedere questo che ti ho incollato....se ti manca la visione di insieme e non riesci a spaziare ma ti ancori solo a quello che scrivi tu pezzo per pezzo e vuoi una parafrasi dettagliata di quanto scrivi senza la possibilità che si aggiungano altri spunti di riflessione..allora ho perso la mia partita, sono fuori tema (o post), ma la mia mente viaggia così..sapessi che film ragazzo?!A starmi dietro ci si perde la testa, ma quanto ci si diverte e quanto ci si può sentire saggi!!:D
    Anche io adoro i classici greci....qualche post a riguardo?Bo la butto là...sarò andata fuori tema, ma se non altro abbiamo lo spunto per riflettere su altre cose!;-)
    Adhara dall'alto dei suoi sogni ad occhi aperti!:))

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    1. Non si tratta solo di uscire fuori tema: è il fatto che così facendo monopolizzi la discussione, senza permettere a nessun altro di dare spunti.

      Se non leggi nemmeno quello che c'è scritto e parti per la tua strada a testa bassa, avendo già perfettamente in testa il "TUO" argomento, sei tu che chiudi le porte agli altri.

      Tu ti fai i film e questo è bello, ma siccome siamo in un luogo pubblico, scritto da me, sarebbe anche bello che tu leggessi quello che scrivo io e quello che scrivono eventualmente altri.

      Altre persone te lo hanno consigliato: se hai così tanto da dire, perché non apri un tuo blog, dove saresti tu a scegliere gli argomenti?

      Mi sembra che in testa hai altre cose rispetto a quelle che scrivo io: se io coltivo patate, non puoi venire con la zappa e pretendere di raccogliere carote.

      Se vuoi le carote, coltivati il tuo orto.
      Sogna ad occhi aperti, è bello, buono e giusto: ma fallo nel tuo sogno, non nel mio.

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  6. Monopolizzo la discussione. .addirittura mamma quanto potere mi si attribuisce per aver letto e poi commentato in base a ciò che mi hai suscitato!!
    Forse mi attribuisci troppa importanza e ne togli agli altri che sono liberissimi di scrivere ciò che sentono!
    Il mio orto, la mia zappa,... se vorrò certamente. .io non dico agli altri cosa fare in genere e vedrò io cosa fare..grazie del consiglio ne farò tesoro! :-)
    Adhara

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    1. Non credo di aver suscitato col mio post tutto ciò che hai scritto: mi spiace che ti senti attaccata, ma mi sembra che sei tu che ti dai poca importanza, accontendandoti di scrivere come "riflesso" di qualcuno.

      Leggendo è ovvio che hai tante cose da dire: deve essere una fase della mia vita. Incontro spesso persone che arrivano in spazi da me creati, per discutere, che ne so, di una legge sulla caccia e arriva il tizio che urla e strepita contro gli stipendi troppo alti dei politici. E non vuole sentire ragioni, parla e parla e parla solo di quello.

      E' un argomento giusto, magari parlare di caccia a lui ha stimolato la discussione sullo stipendio dei politici: ma chiunque altro è venuto alla serata, forse vuole sentire parlare di caccia e siccome la serata è dedicata alla caccia, io ho il dovere di far tacere il tipo che parla parla parla dello stipendio dei politici.

      E' un argomento giusto, ma ponendolo fuori contesto, inefficace: nel caso in questione (sì, è successo sul serio) ho invitato il tizio a fare la "SUA" serata sull'importante tema dello stipendio ai politici, garantendogli la mia presenza se l'avesse fatta, anzi, il mio aiuto per organizzarla. Sono passati mesi e sto ancora aspettando...

      Mi è spiaciuto per lui: l'ho fatto tacere perché mi sembrava che mi mancasse di rispetto, siccome la serata era organizzata su un altro tema. Ma soprattutto mi è spiaciuto per lui, perché le sue argomentazioni erano ottime, ma delle sue ottime argomentazioni, senza l'iniziativa di crearsi uno spazio suo per diffonderle, se ne è fatto ben poco.

      Spero di aver spiegato cosa intendessi dire: non credo che il tizio lo capì, se ne andò blaterando che io ero anti democratico, perché impedivo a lui di disturbare 50 persone di ascoltare un argomento che interessava agli altri, ma non a lui...

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  7. Grazie Joker per il chiarimento...ho capito benissimo cosa intendi dire e sai che farò?Mi apro un mio blog che accolga riflessioni libere, dissonanti anche dal mio post ma comunque utili per un confronto civile che non ponga freni a nessuno nei limiti del rispetto di tutte le parti ovviamente.
    Una volta fatto a te cosa cambierà?
    Intanto non vedrai più scritto "anonimo" ma il nome di una stella che brilla di luce propria e non "riflessa"(come qualcuno potrebbe pensare...la gente a volte perde tempo a pensare ste cose..ma non ha niente di meglio da fare?:)))che mi hai attribuito quoque tu e poi..lo stesso identico commento perché non è che se ho un blog e mi viene da dirti ste cose ti dico "buona vita e sfonda ste benedette porte"!Magari sì ma non solo!
    A tutti voi che come me prima di commentare leggete tutto vi dico: sentiatevi liberi di commentare e di usare tutti i 1000 e più caratteri che blogger vi offre senza sentirvi manipolatori, minacciati o intrusi perché altrimenti avrei scritto un diario personale dove nessuno poteva intromettersi nei miei affari e non un blog stimolatore di coscienze!
    "La carta è più paziente degli uomini" diceva Anna Frank e poverina non può rispondere, mentre il blog, dinamico e duttile grazie alla versatilità di internet, ci dà la possibilità di creare vita e movimento!
    Grazie a tutti per l'attenzione,
    Adhara

    P.S. Non mi do poca importanza, non sono qua per esibirmi, ma solo per dire la mia come tutti voi!:)....il dibattito politico è ben diverso e io non ho tolto potere a nessuno né ho impedito agli altri di parlare!

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